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Come posizionarsi sui motori di ricerca internazionali.

5 set , 2016 | 3 minuti

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Per raggiungere nuovi clienti, parla la loro lingua. Non l'inglese. Per trovare nuovi clienti è indispensabile avere un sito web, che non sia solo una vetrina, ma che sia ricco di contenuti che spieghino il beneficio che il prodotto o servizio porterà al cliente.  Poi ricorda che all'estero, come in Italia, bisogna farsi conoscere offline (cataloghi, brochure...) e online: scrivere post per il blog aziendale, gli account social (ognuno con il proprio stile), aggiornare la sezione news, magari creare webinar per il proprio canale Youtube....

Come posizionarsi sui motori di ricerca internazionali?

Se decidi di puntare sull’internazionalizzazione, è necessario tradurre. Non puoi pensare di espanderti all'estero mantenendo il sito web in italiano. Allora, in che lingua tradurre? Non è sempre detto che l'inglese sia la scelta migliore.

Le aziende non investono in traduzioni per vari motivi: costa troppo, non serve, può farlo la segretaria, ho il sito già in inglese.... In realtà, il 70% degli utilizzatori di internet non sono parlanti nativi di inglese e il 75% non acquista online se la descrizione del prodotto non è in una lingua a lui comprensibile. Per questo il costo per la perdita di clienti supera di gran lunga quello della traduzione.

Come porre rimedio pur disponendo di risorse limitate?

Segreto #1: per raggiungere le persone, devi parlare una lingua che capiscano.

La scelta di tradurre il sito deve essere coerente con il paese individuato per la tua strategia di internazionalizzazione. Hai pensato agli USA? Allora va bene l'inglese, ma americano. Hai pensato all'Austria? Forse è meglio il tedesco nella variante austriaca. 

Segreto #2: tradurre il sito non significa tradurre tutto.

Oltre a decidere di tradurre, bisogna pensare a cosa tradurre. Non serve riproporre il sito in un'altra variante linguistica. Perché non scegliere solo le parti davvero necessarie e creare una pagina ad hoc per il mercato individuato? Siamo proprio sicuri che la vostra lunga storia aziendale interessi a tutti?

Per quanto riguarda i cataloghi, valuta cosa proporre all'estero: se facendo una ricerca ti accorgi che puoi proporre 3 prodotti sui 30 del catalogo, traduci solo quei 3.

Segreto #3: oltre al sito, i social.

Va bene tradurre il sito, ma sarebbe consigliabile pensare a quale social è più utilizzato nel paese oggetto di interesse e creare contenuti ad hoc per quello. Trova nuovi clienti stranieri online e offline - B2B e content marketing in lingua straniera. Leggi anche questo interessante post che spiega passo dopo passo cosa fare per trovare nuovi clienti prima in Italia e poi all'estero con l'Inbound Marketing.

La strada per il successo è quella di farsi trovare al momento del bisogno, senza inondare di inutile e a volte fastidiosa pubblicità la casella postale del potenziale cliente.

Ma quando il cliente è all'estero come fare? 

Per abbattere i costi e sfruttare al massimo un budget ridotto, si parte sempre dalla ricerca online (e in queste slide trovi validi spunti) su prodotti, competitor, trend di mercato, parole chiave. Il buonsenso consiglia di non partire dall'intero catalogo e concentrare la ricerca su un paese alla volta

Risorse per approfondire:

Qui il traduttore diventa importante, se sa fare anche il consulente linguistico e culturale. Ovvero, quali parole chiave usano gli utenti dei diversi stati per cercare i tuoi prodotti? I nomi dei prodotti che vorreste lanciare sul mercato vanno bene o andrebbero modificati? Quali sono i motori di ricerca usati nel paese di destinazione? Cosa tradurre e come adattare il messaggio al pubblico? Per i motivi di cui abbiamo già parlato, la traduzione in inglese non è sufficiente, bisogna proprio rimboccarsi le maniche e parlare la lingua del cliente.

E quando arrivano i primi contatti?

Se nessuno in azienda parla la lingua del cliente-target, perché non affidarsi a un interprete che sappia anche vendere il vostro prodotto? Potrebbe essere una soluzione utile per la fase di avviamento dell'espansione all'estero, perfetta per contenere i costi. In questi casi è preferibile rivolgersi a un professionista con cui instaurare un rapporto fiduciario, chiarendo le proprie intenzioni in modo da assicurarsi di non essere abbandonati proprio sul più bello, magari perché si richiede una presenza part-time o full-time in azienda. 

Come selezionare il professionista giusto?

Come per altri investimenti importanti, è meglio informarsi prima di affidarsi a un qualsiasi professionista. Anche se non si parla la lingua straniera richiesta, conoscere personalmente l'interprete e vederlo in una situazione di trattativa B2B può aiutare a comprendere se sa vendere il vostro prodotto o no.

Ed è proprio in queste occasioni che si vede la vera differenza tra un professionista e uno studente o un'hostess, e si può toccare con mano la concreta possibilità di veder sfumare una vendita perché il potenziale cliente non ha capito il vostro prodotto.  

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Luca Cavallari

CTO & Head of Web Operations, sono il responsabile dello sviluppo software di Archimedia: coordino il team di programmatori web nella realizzazione di siti e applicativi.
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