L’ aumento del lavoro in mobilità, delle applicazioni business critical e il consolidamento dell’IT hanno creato molte aspettative in termini di performances, stabilità e soprattutto flessibilità delle infrastrutture di rete che però non si sono evolute di pari passo.
Il risultato è che oggi tutti quegli strumenti pensati appositamente per incrementare la produttività e la comunicazione degli utenti in genere non possono contare su una base di appoggio adatta a garantirne il funzionamento efficiente, molte delle reti di produzione infatti sono state:
Nuove tecnologie e servizi sono state integrate nelle reti esistenti e le hanno sovraccaricate al punto che a volte non risultano più adeguate a sostenerle. Applicazioni Voip in real-time, ERP, CRM, reti wireless, virtualizzazioni e anche la convergenza sono solo alcuni esempi degli strumenti di lavoro che devono essere resi sempre disponibili ed efficienti.
Per questi motivi oggi è necessario definire una pianificazione a lungo termine per lo sviluppo delle reti nella quale definire i passaggi da fare e in che tempi, secondo le esigenze di business aziendali e le potenzialità che le nuove tecnologie mettono a loro disposizione.
La provvisorietà non funziona più e il momento giusto per smettere di fare ciò che funziona nell’immediato per fare ciò che è importante non arriverà mai.
“Quanto deve essere grande il nostro successo per smettere di scegliere scorciatoie?”
Prendiamo per esempio la formazione, attività che si ripaga più che ampiamente, ciononostante spesso viene sottovalutata perché esistono organizzazioni che tagliano anche su questo e preferiscono rischiare di mantenere in organico per anni del personale con produttività ridotta.
Il Know How è un asset proprio come l’infrastruttura di rete e le persone sono le applicazioni che necessitano di un asset idoneo per essere produttive.
A questo fine serve una pianificazione che consideri il risultato a cui si vuole arrivare, il punto di partenza, gli step da attraversare, sequenza e i tempi. Avendo chiaro l’obiettivo per definire un punto di partenza è necessario fare un’analisi che metta in evidenza i limiti di ciò che abbiamo a disposizione e perché questi limiti costituiscono un ostacolo.
Nel contesto delle infrastrutture di rete eseguire un’analisi di questo tipo significa eseguire un “Network Assessment”, che serve per valutare lo stato di tutte le caratteristiche significative che entrano in gioco nel raggiungimento del risultato finale e mettere in evidenza tutte le criticità.
Questa fase deve terminare con la produzione di un report nel quale vengono dettagliati problemi e soluzioni ovvero le prime informazioni fondamentali per poter procedere ulteriormente nella stesura della pianificazione.
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