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Data Breach, cause: errori, disattenzione e mancanza di formazione

19 nov , 2024 | 3 minuti

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La fuga di dati o data breach è una delle minacce più rilevanti e preoccupanti per le aziende e le organizzazioni in Italia e nel mondo. Anche se nell'immaginario collettivo si tende a pensare che questi eventi siano conseguenti ad attacchi informatici sofisticati, la realtà dimostra che in moltissimi casi le violazioni avvengono in momenti di "normale" quotidianità.Disattenzione, phishing e inconsapevolezza nel riconoscere le minacce sono gli ingredienti della “ricetta esplosiva” che genera condizioni favorevoli al data breach.

In questo articolo approfondiremo le cause del data breach legate ai comportamenti umani e dimostreremo come la formazione e la consapevolezza possano contribuire a prevenire queste minacce.

 

Errore umano: tra le principali cause di data breach

Nonostante le migliori tecnologie di sicurezza informatica, la vulnerabilità più grande in un'organizzazione spesso rimane l'elemento umano. Le persone, naturalmente, commettono errori a volte per disattenzione, a volte per mancanza di conoscenze adeguate.

Data Breach causati da disattenzione o distrazione

L’errore di disattenzione è un problema che riguarda molte aziende. Spesso, i collaboratori non si rendono conto di quanto possano essere gravi anche piccoli errori commessi durante le attività quotidiane. Ecco alcune casistiche frequenti: 

  • Inviare e-mail al destinatario sbagliato. Potrebbe sembrare un errore banale, ma l'invio accidentale di documenti sensibili o di informazioni riservate alla persona sbagliata può avere conseguenze devastanti.
  • Utilizzare password deboli.  Molti utenti non adottano misure basilari di sicurezza come l'utilizzo di password complesse o il cambio regolare delle stesse ogni tot tempo. Inoltre, la pratica di utilizzare la stessa password per più account aumenta esponenzialmente il rischio di violazione.
  • Perdita o furto di dispositivi. La disattenzione può portare alla perdita di laptop, smartphone o dispositivi USB che contengono dati aziendali sensibili, mettendo a rischio la sicurezza.

Data breach causati da phishing


Il phishing è una delle tecniche più utilizzate dai criminali informatici per ottenere accesso non autorizzato a dati sensibili. Si tratta di attacchi che sfruttano l'inganno per indurre le vittime a rivelare informazioni personali o aziendali, come credenziali di accesso o dettagli finanziari. Nonostante i numerosi avvertimenti e le misure di protezione, il phishing continua a essere efficace, principalmente a causa di una combinazione di fattori umani:

Quasi sempre, le e-mail di phishing somigliano a comunicazioni ufficiali di banche, aziende o fornitori, convincendo le persone a cliccare e rivelare informazioni riservate. La velocità con cui i lavoratori rispondono alle e-mail senza verificare l'autenticità del mittente può portare a violazioni. Un singolo clic su un link malevolo può mettere a rischio intere reti aziendali. Per questo motivo, è fondamentale che i dipendenti comprendano i rischi associati al phishing e siano in grado di riconoscere segnali sospetti.

 

Mancanza di formazione: un problema diffuso

La scarsa formazione dei dipendenti in materia di sicurezza informatica è un altro fattore determinante che contribuisce alla diffusione dei data breach. Molte aziende non forniscono una formazione adeguata e continua ai propri dipendenti, lasciandoli vulnerabili di fronte alle minacce informatiche. Le competenze in materia di sicurezza non possono essere date per scontate.


Errori da evitare quando parliamo di formazione


Formazione insufficiente sulla sicurezza informatica
In molte aziende, la sicurezza informatica viene trattata come un problema esclusivo del reparto IT mentre noi sosteniamo da anni che è un problema di tutta l'azienda, di chiunque abbia a che fare con almeno un account aziendale. Una formazione che spiega le misure preventive essenziali, come riconoscere e-mail di phishing, gestire password in modo sicuro e proteggere i dati sensibili, dovrebbe essere parte integrante della cultura aziendale. 

Mancanza di sensibilizzazione in merito alla protezione dei dati
Anche quando la formazione è offerta, può mancare la comprensione di quanto siano importanti i dati che i dipendenti trattano ogni giorno. Se i dipendenti non sono consapevoli del valore delle informazioni con cui lavorano, potrebbero non prendere sul serio le misure di sicurezza o trascurare i protocolli aziendali. Ad esempio, lasciare una postazione di lavoro incustodita senza bloccare il computer può sembrare un comportamento innocuo, ma in ambienti particolarmente sensibili, come quelli finanziari o sanitari, potrebbe esporre dati riservati a persone non autorizzate. La consapevolezza del rischio associato a ogni azione o mancanza è fondamentale.


Avviandoci a concludere, invitiamo a riflettere sul fatto che prevenire le violazioni di dati causate da errori umani richiede una combinazione di tecnologie, politiche e, soprattutto, una forte enfasi sulla formazione continua dei dipendenti. Un programma di formazione efficace dovrebbe includere simulazioni di phishing, policy di gestione delle password e il loro aggiornamento periodico.

Infine, è importante che le aziende sviluppino piani di risposta rapida ai data breach. Questo include procedure chiare per la gestione delle violazioni, notifiche agli utenti coinvolti e misure per mitigare i danni. L'adozione di un piano di risposta ben strutturato può ridurre l'impatto di un eventuale incidente e accelerare il ripristino delle operazioni.


Molti non percepiscono il rischio di data breach, ma dovrebbero percepire la disattenzione e l'errore umano: basta un click su un'e-mail malevola per trovarsi a dover gestire guai seri. Fai subito una autovalutazione gratuita.

Paolo Monini

DPO & Chief Risk Officer
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