In un mondo sempre più digitalizzato e interconnesso, la protezione dei dati personali è diventata una priorità assoluta per le aziende di ogni settore. Con l'introduzione del GDPR, le imprese sono tenute a implementare misure rigorose per garantire la sicurezza e la privacy delle informazioni che gestiscono. Tuttavia, c'è un fattore di rischio che preoccupa particolarmente i Data Protection Officer (DPO): la mancanza di cultura sul trattamento dei dati personali.
La protezione dei dati personali in azienda non è solo una questione di tecnologie avanzate o politiche aziendali rigorose, ma anche di competenza e preparazione del personale. Questo problema diffuso può avere infatti conseguenze devastanti, rendendo l'intera organizzazione vulnerabile a molteplici problematiche.
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Secondo un sondaggio condotto dall'Osservatorio di Federprivacy, il 65% degli oltre mille DPO intervistati ritiene che "l'incompetenza del personale addetto al trattamento dei dati personali possa essere una delle principali cause di emergenze come ransomware o altri data breach". Questa preoccupazione è fondata, poiché una scarsa preparazione del personale può portare a errori che espongono l'azienda a gravi rischi.
Il sondaggio rivela anche che il 58% dei DPO teme che l'errore umano dall'interno, noto come "Insider Threat", possa essere il fattore scatenante di una violazione dei dati. Questo tipo di minaccia interna è particolarmente insidioso perché spesso difficile da prevenire e rilevare. Un dipendente che commette un errore, anche per negligenza, può compromettere la sicurezza di tutte le informazioni aziendali.
Il mancato rispetto delle procedure aziendali da parte degli addetti è un'altra fonte di preoccupazione per il 56% dei DPO intervistati, citando lo stesso studio di Federprivacy citato poco sopra. Questa negligenza può derivare dalla mancanza di formazione adeguata. Oltre la metà dei DPO (53%) ritiene che la carenza di risorse umane competenti sia una penalizzazione significativa nello svolgimento del proprio ruolo, specialmente in caso di crisi o situazioni d'emergenza. Queste preoccupazioni sottolineano l'importanza di quanto prescritto dall'articolo 29 del GDPR, che stabilisce che "chiunque agisca sotto l’autorità del titolare del trattamento, che abbia accesso a dati personali, non può trattare tali dati se non è istruito in tal senso". Questo significa che è fondamentale che il personale che tratta i dati personali sia adeguatamente formato e istruito.
Mentre il DPO ha il compito di sorvegliare che la normativa in materia di protezione dei dati personali venga rispettata, è responsabilità del management aziendale creare le condizioni necessarie affinché il personale sia debitamente autorizzato e formato. Questo include l'implementazione di modalità operative che rispondano ai requisiti del Regolamento UE 2016/679 e che garantiscano l'accountability e la sicurezza dei dati aziendali. Un dipendente non adeguatamente preparato rappresenta un rischio significativo per la sicurezza delle informazioni aziendali. Non solo può causare una violazione dei dati, ma espone anche l'azienda alle sanzioni previste dal GDPR, che possono essere molto severe.
Per mitigare il rischio legato alla mancanza di cultura in merito alla protezione e al trattamento dati personali in azienda, si devono adottare immediatamente 5 strategie:
La protezione dei dati personali è una sfida complessa che richiede un impegno costante da parte di tutte le parti coinvolte. Anche solo una "disattenzione" da parte degli addetti al trattamento dei dati rappresenta un rischio significativo per la sicurezza delle informazioni aziendali.
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