Individuare le parole chiave per vendere è fondamentale per ogni pagina web. In un sito e-commerce però la ricerca di keyword può trovare qualche difficoltà in più… perché?
Un portale destinato allo shop online può contenere anche migliaia di pagine web diverse, che possono rispondere a differenti bisogni degli utenti. Ciò significa che prima ancora di preoccuparci del posizionamento in SERP di ogni URL, è necessario suggerire ai motori di ricerca (in modo chiaro e preciso) a quale bisogno rispondono. Permettono l’acquisto di qualcosa? Offrono solo informazioni? Parlano della nostra azienda?
È quindi indispensabile inserire parole chiave nel sito coerenti con l’obiettivo della pagina e in linea con la fase del buyer's journey in cui si trova il tuo utente (nel caso di un ecommerce parole per vendere). A tal fine è bene partire distinguendo le diverse categorie di keyword.
Prima di addentrarci oltre, ti consiglio di leggere dal nostro blog “Cos’è il buyer’s journey”.
Possiamo raggruppare le parole chiave in 4+1 categorie. La distinzione è utile per rispondere ad esigenze diverse dei tuoi utenti (espresse attraverso le query di ricerca digitate) che possono essere collocate nei vari step della customer journey.
Le informational keyword sono quelle che solitamente rispondono a domande del tipo “come?”, “quale?”, “cosa?”. Chi formula domande del genere solitamente si trova in fase di awareness o consideration e vorrebbe informazioni utili a soddisfare un bisogno espresso. Queste domande possono trovare adeguate risposte ad esempio nel nostro Blog.
Sono esempi di parole transazionali “prezzi”, “offerte”, “spedizione”… ovvero tutte quelle che possono influenzare la decisione d’acquisto. Trovano la loro collocazione ideale se inserite in schede prodotto, nelle pagine di categoria di prodotti, in landing page o nelle informazioni di pagamento o spedizione. In un ecommerce keyword di questo tipo sono essenziali.
Sono navigazionali tutte le parole chiave con cui un utente cerca un sito specifico. Ciò accade di solito quando una persona è già in fase di decisione: è consapevole del suo bisogno, si è già informata su come soddisfarlo e sa che tu puoi farlo.
L’esempio tipico è rappresentato dalle keyword che contengono il tuo brand. Sono chiavi identificative della tua azienda e quindi dovrebbero già essere presenti in ogni URL del sito.
Attenzione però a non sottovalutarle! Una delle cose peggiori che possono capitare al tuo sito è di non essere in prima posizione in una SERP dove la query di ricerca contiene proprio il tuo marchio!
Questa categoria di keyword è utile a circoscrivere un’offerta in una certa area geografica.
Come e-commerce, il tuo obiettivo dovrebbe essere quello di abbattere le barriere geografiche e raggiungere il più alto numero di persone in target, a prescindere dalla loro posizione. In quest’ottica, non dovresti preoccuparti molto di queste parole chiave, ma ci sono comunque delle eccezioni.
Se la tua azienda oltre allo store online ha anche un negozio fisico, la geolocalizzazione risulterà fondamentale per portare gente al tuo punto vendita.
Parole legate a luoghi specifici possono anche essere fondamentali nel caso tu voglia proporre offerte vantaggiose e mirate a chi abita in determinati luoghi (ad esempio con una campagna Google ADS).
Ecco spiegato perché prima ho accennato a 4+1 categorie di keyword. Qualunque categoria di keyword long tale tu abbia usato, contiene al suo interno una chiave generica. La parola chiave “bici da uomo” può essere inserita in una frase come “quale bici da uomo scegliere?”, ma anche in ricerche del tipo “bici da uomo prezzi”.
Quindi, è quasi sicuro che una stessa keyword generica sia inserita in una scheda prodotto, in una pagina di categoria o anche in un blog post.
Perché faccio questa considerazione? Perché davanti ad una query generica, un algoritmo di ricerca (come quello di Google), non ha abbastanza elementi per definire se la tua ricerca è di tipo transazionale o informazionale. Di conseguenza darà come risultati in SERP quelli che (in base ai suoi dati) gli sembrano più ovvi.
Nell’esempio appena fatto, se un utente cerca “bici da uomo” è probabile che la voglia acquistare. Per questo è facile che la SERP mostri pagine con categorie di prodotto o schede prodotto.
Ecco alcuni consigli per pianificare al meglio le keyword in un sito e-commerce.
Ovviamente esistono molti tool utili per scoprire le keyword ideali per il tuo sito. Alcuni gratuiti (come Google Trends o il pianificatore di parole chiave per Google ADS) altri a pagamento (SEOZoom o SEMRush). Ad ogni modo, prima di attivare questo tipo di ricerca devi avere ben chiara la tua strategia. Leggi anche questo approfondimento sulle 10 cose da sapere sull'ecommerce.
Per individuare le parole migliori devi conoscere il percorso decisionale del tuo pubblico target. Non si può prescindere dal definire il buyer's journey e di conseguenza il buyer persona. Inizia a selezionare le tue keyword, non prima di aver letto questa guida gratuita per avere le idee più chiare su tutto il "mondo SEO". Clicca qui sotto per riceverla gratuitamente sul tuo indirizzo email.