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Migliorare l’indicizzazione del sito in 6 passi: le raccomandazioni di HubSpot

22 dic , 2022 | 4 minuti

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Se l’obiettivo principale nel fare SEO è quello di posizionare le proprie pagine web tra i primi risultati nei motori di ricerca, cioè renderle visibili agli utenti, è pur sempre vero che queste pagine devono essere prima di tutto individuate dallo stesso motore di ricerca, ovvero indicizzate!

In questo articolo ti spiegherò come migliorare l’indicizzazione del sito seguendo le raccomandazioni SEO di HubSpot.

 

INDICE DEGLI ARGOMENTI:

 

Indicizzazione Significato


Con indicizzazione si intende lo step in cui Google o un altro motore di ricerca raccolgono, analizzano ed archiviano i dati relativi ad una pagina web al fine di stabilirne l’utilità del contenuto e l’attinenza rispetto alle ricerche degli utenti online.

 

Indicizzazione e Posizionamento

Il posizionamento organico di una pagina web su un motore di ricerca è il risultato di 3 fasi distinte e consequenziali.

  1. Fase di Crawling/Discovery > è il momento in cui i bot del motore di ricerca scandagliano il web alla ricerca di pagine.
  2. Fase di Indexing/Relevance > quando una pagina viene analizzata dagli spider per comprenderne e categorizzarne il contenuto.
  3. Fase di Ranking/Authority > attribuzione del punteggio di ranking per stabilire il posizionamento in SERP in risposta alle ricerche degli utenti.

Prima di analizzare KPI di una pagina quali il numero di keyword posizionate, il numero di visualizzazioni o la posizione in SERP è bene accertarsi appunto che la pagina sia indicizzata e quindi riconosciuta dai motori di ricerca.

 

Come indicizzare un sito su Google

La cosa più immediata da fare per indicizzare un sito è creare e implementare una sitemap (mappa del sito) grazie alla quale comunicare al motore di ricerca quali pagine compongono il sito e vogliamo indicizzare e quali invece vogliamo esplicitamente che non vengano considerate.

Il secondo step consiste nell’utilizzare Google Search Console e comunicare manualmente l’url della mappa del sito.

Fatto questo passaggio, di volta in volta che la sitemap viene aggiorna con le nuove pagine pubblicate, Google dovrebbe essere in grado di indicizzarle da solo. E uso il condizionale perché a volte ci sono delle eccezioni (come vedremo tra poco)!

 

Verificare indicizzazione sito

Sempre grazie a Google Search Console è poi possibile controllare quali pagine del sito sono o non sono state indicizzate e verificare anche i motivi della mancata indicizzazione. Una volta trovate pagine non indicizzate che vogliamo rendere visibili su Google possiamo anche forzare manualmente questo passaggio con una richiesta di indicizzazione.

pagine indicizzate con Google Search Console

ATTENZIONE: la richiesta manuale di indicizzazione può essere fatta per un massimo 5 url a giorno. In più, se si riscontra un problema di indicizzazione più generalizzato è probabile che ci sia bisogno di intervenire direttamente nel sito con attività di SEO onpage o, più probabilmente, con interventi di SEO Tecnica.

 

SEO HubSpot Recommendations

Per migliorare le prestazioni dei siti realizzati con la sua piattaforma, HubSpot propone ai suoi utenti una sezione apposita per l’ottimizzazione (Marketing > SEO). La scheda Recommendation (o Raccomandazioni) mostra una panoramica di tutte le criticità SEO che possono affliggere un sito, suddivise e filtrabili anche per tipologia di errore.

Per ogni voce di errori SEO, HubSpot mostra anche se nel sito è tutto ok (con una linea verde) o se ci sono effettivamente criticità da risolvere (con una linea rossa), in questo caso si può anche vedere nel dettaglio le pagine da correggere e l’errore specifico.

SEO recommendations HubSpot

Per quanto attiene all’indicizzazione, quelli elencati di seguito sono i punti su cui lavorare in caso di errore. Molte di queste criticità riguardano attività di SEO tecnica, quindi per risolverle converrà farsi assistere da un web developer.

 

1 - Rendi più descrittivo il testo di ancoraggio del link

Un link testuale ad una pagina esterna è un po’ come una CTA e dovrebbe spiegare in modo chiaro e coinciso l’argomento affrontato nella pagina di destinazione. Questo vale tanto per gli utenti “persone fisiche” quanto per il motore di ricerca al fine di indicizzare le varie pagine del sito e comprenderne il contenuto.

Al posto di collegare il link ad un testo generico del tipo “clicca qui” o “scopri di più” è consigliato un testo più descrittivo e che riassuma il topic della pagina di destinazione; ad esempio, usando la parola chiave principale o il titolo della pagina di destinazione.

 

2 - Assicurati che i motori di ricerca possano elaborare i link della tua pagina

Sempre a proposito di link, HubSpot continua a suggerire che, i motori di ricerca preferiscono link con tag HTML <a> seguiti da attributo href (<a hfre…). Anche le linee guida di Google affermano che

“Google può seguire i link solo se vengono definiti tramite un tag <a> con un attributo href. I link che utilizzano altri formati non saranno seguiti dai crawler di Google.”.

 

3 - Assicurati che tutti i link hreflang contengano un codice lingua valido

I link con attributo hreflang suggeriscono ai motori di ricerca la lingua di una pagina in caso di siti multilingua (hreflang=” [lingua]-[regione]). Ad esempio, per la versione francese di un sito i link potrebbero contenere l’attributo hreflang="fr-fr" dove la prima parte del codice individua la lingua e la seconda la regione territoriale cui indirizzare la pagina.

Affinché i motori di ricerca riconoscano la lingua desiderata è necessario usare le abbreviazioni corrette in base all’elenco dei Codici ISO 639-1.

 

4 - Assicurati che tutti i link hreflang utilizzino un URL completo

Sempre per i link hreflang, HubSpot consiglia di inserire il link completo della pagina di destinazione (dall’https fino all’url slug) piuttosto che inserire solo il percorso interno al dominio (ad esempio /blog/titolodelblogpost).

Questo perché i collegamenti hanno un rischio maggiore di risultare interrotti in futuro se l'URL originale cambia. Ad ogni modo precisiamo anche che HubSpot di defautl utilizza url completi per i link a pagine multilingua.

 

5 - Conferma che le pagine corrette siano nascoste dai risultati della ricerca

In alcuni casi la mancata indicizzazione di una pagina è voluta. È il caso, ad esempio, di una Thank You Page (TP) per scaricare un contenuto o guardare la registrazione di un webinar. Dal momento che il contenuto di una TP è subordinato alla compilazione di una form in una Landing Page, è logico fare in modo che la TP non compaia tra i risultati del motore di ricerca, perché altrimenti i nostri utenti potrebbero fruire dei contenuti senza invii di form e quindi senza alcun beneficio in termini di profilazione dell’utente per la nostra azienda.

A proposito di pagine da non indicizzare, HubSpot non le segnala propriamente come errore SEO, avvisa piuttosto gli utenti della presenza di pagine non indicizzate nel sito, in modo che l’utente stesso sia consapevole che la mancata indicizzazione sia voluta o meno. Nel caso in cui le pagine elencate siano tutte volutamente non indicizzate, allora non ci sarà da fare alcun intervento correttivo.

 

6 - Assicurati che i tuoi link canonici siano correttamente configurati

Il tag canonical è utilizzato quando ci sono pagine con contenuto molto simile per suggerire ai crawler quale url considerare come principale. L’uso corretto del Canolical aiuta a:

  • Ottimizzare il crawl budget (l’url canonical verrà scansionata prioritariamente rispetto alle altre)
  • Riduce i contenuti duplicati agli occhi di Google
  • E di conseguenza risolve anche eventuali conflitti di cannibalizzazione delle keyword.

In modo analogo a quanto visto al punto #5, HubSopt suggerisce di controllare i link canonici segnalati nel sito e verificare che siano impostati correttamente.

 

Come anticipato prima, l'indicizzazione dipende principalmente da fattori di SEO Tecnica, ma per lavorare bene a livello di ottimizzazione di un sito è fondamentale anche il lavoro svolto su ogni singola pagina web.

Per capire come ottimizzare le tue pagine e i segreti SEO guarda il video preparato dalla nostra esperta.

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Lorenzo Dalla Dea

Content Manager & Inbound Specialist. Affianco l’ArchiTeam curando i contenuti online dei nostri clienti, ottimizzandoli sul piano SEO e senza dimenticare che dall’altra parte dello schermo c’è sempre una persona che ha bisogno di essere informata.
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