Se hai letto almeno uno dei nostri articoli in cui parliamo di SEO, saprai che per l’ottimizzazione di una pagina web era necessario inserire la parola chiave nell’ h1, nell’url, nella meta description e nell’alt text dell’immagine. “Piccolo” aggiornamento, una delle parti più importanti dell’ottimizzazione, ovvero la famosa meta description da 115 caratteri, è in piena evoluzione.
La meta description è una parte di testo non visibile all’interno della tua pagina web infatti riguarda il codice html della pagina e dovrebbe riassumere in breve il contenuto cercando di invogliare l’utente a cliccarci sopra perché se c’è un posto in cui le meta description sono visibili, quello è la SERP di Google (Search Engine Result Page).
A dicembre 2017 la meta description doveva avere una lunghezza di max 160 caratteri, chi caricava un testo superiore non commetteva un drastico errore, l’unica penalità era che Google tagliava di netto il contenuto in eccesso. A chi non personalizzava la meta cosa succedeva?
Google scansionava la pagina e decideva di inserire un testo a sua discrezione al 90% per nulla inerente al contenuto della pagina (Google sta già pubblicando circa il 50% delle meta description dei siti web) Fonte: MOZ.
Ebbene dopo aver accorciato la meta description a 115, averla allungata a 160, poi 230, 320 caratteri, per offrire maggiori informazioni agli utenti e ora 155!
Il fatto che Google stia ancora apportando modifiche a questo componente significa che come in passato le informazioni che inseriamo sono molto importanti ma non tanto ai fini dell’ottimizzazione ma proprio per cercare di aiutare gli utenti a comprendere meglio il contenuto del blog post o della pagina web.
“Good meta descriptions are short blurbs that describe accurately the content of the page. They are like a pitch that convince the user that the page is exactly what they’re looking for”
Una meta description ben realizzata migliorerà le prestazioni delle tue pagine e persino la visibilità. Se vuoi avere successo online devi ottimizzare questo testo seguendo queste indicazioni:
- Devi creare un breve sommario per aiutare l’utente a capire il contenuto della pagina
- Personalizzare tutte le meta description evitando di creare dei duplicati
- Rispettare i limiti imposti di caratteri di lunghezza
Ottimizzazione SEO: non è solo la meta description quella che cambia.
La meta description è solo una piccola parte della rivoluzione in atto che riguarda la SEO. Il modo in cui gli utenti ricercano informazioni su Google ha stravolto completamente i risultati della SERP, come riportato dall’articolo di Roberta “Scrittura SEO: pronti alla RIVOLUZIONE”, i più recenti report spiegano che:
- Il 64% delle ricerche totali ha 4 parole o più, e la percentuale continua a salire.
- Il 20% delle ricerche sono vocali (quindi vengono da dispositivi mobili), e anche in questo caso la percentuale continua a salire.
Continuare ad ottimizzare le pagine web ed i blog post va bene però devi lavorare sulla struttura dei tuoi contenuti se vuoi posizionare il tuo sito web. Per costruire una casa bisogna partire dalle fondamenta, per costruire una buona strategia SEO oggi devi partire dalle Pillar Page.
“La Pillar Page copre tutti gli aspetti di un certo argomento in una singola pagina, con spazio per report più approfonditi e dettagliati che mandano ai blog post collegati con link alla pagina pilastro”.
Ecco una rappresentazione visiva della struttura dei contenuti del sito web. La pillar page (website page) sarà il tuo argomento principale (cerchio con contorno nero) dove potrai inserire testi, immagini, video, da cui partono, grazie a dei link di approfondimento i post blog. I post blog dovranno essere creati in base alle ricerche correlate degli utenti ovvero alle parole chiave che digitano o che dettano in fase di ricerca su Google.
Ad esempio se la mia pillar page riguarda il fotovoltaico dovrò collegare a questa pagina dei post blog che parlino delle caratteristiche dei pannelli. Per capire quali sono le ricerche correlate puoi utilizzare il tool gratuito Google Trends.
Altre due elementi importanti che devi curare per la parte SEO
#1 Utilità dei contenuti
La funzione numero uno di un motore di ricerca è quella di fornire la migliore risposta possibile alla domanda di un utente. Ottimizza le pagine partendo da ciò che vorrebbero sapere gli utenti.
#2 Backlink
Google premia ancora così tanto i collegamenti perché crede siano ancora il modo più pulito per misurare se sei rilevante.
I contenuti sono fondamentali se vuoi avere successo online, impara a gestirli al meglio e ricorda, le Pillar Page sono un tassello del puzzle. Scarica qui la guida alla SEO.
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