Come fare lead generation anche senza ADS
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Come fare lead generation senza ADS a pagamento?
Uno dei più grandi vantaggi dell’inbound marketing è che i tuoi contenuti continuano a generare traffico e contatti per i tuoi commerciali anche molto tempo dopo essere stati pubblicati. Secondo HubSpot, su un sito Inbound Marketing Oriented ogni mese il 90% dei contatti vengono convertiti grazie a Landing Page vecchie, create almeno un mese prima! E fino al 70% dei nuovi lead si sono convertiti in Landing Page di oltre tre mesi di vita!
Creare Landing Page ottimizzate SEO oggi ti permette di generare lead anche tra 6 mesi, tra 3 anni, e così via!
Grazie al blog, ogni mese oltre il 65% dei lead generati proviene da articoli pubblicati sei mesi prima invece che da quelli più recenti.
I contenuti e le offerte che hai creato mesi o anni fa,
hanno un enorme potenziale per continuare a generare contatti in futuro!
SEO e Lead Generation
Per creare i tuoi prossimi contenuti non tenere in considerazione solo la tua attuale campagna e gli obiettivi di questo periodo, ma ottimizzali per generare lead tra diversi mesi e anni.
Ma come puoi fare in modo che vengano trovati dai tuoi potenziali clienti e vengano generati lead anche dopo che hai smesso di pubblicizzarli con email, sponsorizzate e social media? Nello stesso modo in cui faresti per un blog post: ottimizzandolo per i motori di ricerca.
Il traffico di ricerca organico è la fonte migliore per ottenere lead di qualità: in molte situazioni è più facile convertire un visitatore organico rispetto ad uno che è arrivato sul tuo sito da un annuncio a pagamento!
Milioni di persone ogni giorno cercano su Google come risolvere i loro problemi: se hai contenuti ottimizzati per specifiche keyword riuscirai ad attirare più traffico (leggi questo articolo sul blog aziendale per approfondire come riuscirci). Quando i nostri potenziali clienti cercano ad esempio di risolvere i loro problemi sulla creazione di una strategia inbound, trovano su Google gli articoli del blog di Archimedia e questo ci permette di generare nuovi lead ogni mese senza nessun tipo di lavoro!
Tieni sempre a mente le best practise SEO quando crei un nuovo contenuto o un’offerta.
Ecco i 7 migliori consigli per ottimizzare le tue landing page per il traffico organico e per la lead generation.
- Crea un titolo breve e contenente la keyword
- Struttura bene l’URL della tua landing page
- Inserisci l'H1 corretto
- Scrivi una chiara e diretta meta description
- Ottimizza il titolo
- Usa dati strutturati per conquistare degli snippet (elenchi puntati, schemi, definizioni)
- Stai attento a quanti campi hai inserito nella form
1. Crea un titolo breve e contenente la keyword
L’elemento più importante della SEO on page è il titolo, perché è uno dei modi più efficaci per indicare l’argomento della pagina ai motori di ricerca e è una componente chiave da considerare se si seguono le best practise SEO. Dove viene visualizzato? È la descrizione della pagina web che appare nella parte superiore del browser o nelle schede:
Come creare il titolo perfetto della tua Landing Page:
- Deve essere breve
Google mostra solo i primi 60 caratteri (spazi inclusi), quindi non devi copiare tutto il titolo della guida o del contenuto che vuoi promuovere. Poni l’attenzione sulle keyword ed elimina le parole inutili. Assicurati anche che i tuoi potenziali clienti siano in grado di leggere il contenuto della pagina in modo chiaro e semplice.
- Includi le parole chiave all’inizio
I motori di ricerca danno maggior peso alle keyword che appaiono nella parte sinistra del titolo, quindi inizia con le parole chiave più importanti e mettine altre eventualmente alla fine.
- Non mettere il nome dell'azienda
Ottimizza le landing page per le ricerche long-tail di chi non hanno mai sentito parlare della tua azienda, non per chi già ti conosce. Quindi ometti il nome del tuo brand.
2. Struttura correttamente l’URL della tua landing page
L’URL è il secondo elemento più importante: serve a comunicare al motore di ricerca ulteriori informazioni sul contenuto, la struttura del sito e il topic di cui tratta. Le regole sono molto simili a quelle del titolo:
- Deve essere breve
Molti motori di ricerca mostrano solo 65 caratteri e alcuni di questi vengono presi dal nome del dominio per esempio http://www.archimedia .it… , lasciandoti pochi caratteri liberi.
- Usa gli slash per separare concetti e frasi
Ogni livello di profondità del tuo URL ha una sua pagina che il pubblico può andare a verificare. Se per esempio devi promuovere un’offerta per generare lead attraverso i social media nel 2020, il tuo indirizzo URL dovrebbe essere:
/lead-generation/social-media/2020-predizioni/
Per usare questo indirizzo dovresti avere una pagina che parla di social media:
/lead-generation/social-media/
E una pagina più generale sulla lead generation:
/lead-generation/
In questo modo puoi “annidare” la tua landing page all’interno di altre pagine web più generali e nello stesso tempo aiuti i motori di ricerca a capire come è organizzato il tuo contenuto. Assicurati che la tua landing page e il resto del contenuto del tuo sito sia organizzato bene per aiutare Google e le persone a trovare le informazioni che cercano.
- Metti le keyword all’inizio
Come nel titolo, anche le parole chiave che appaiono all’inizio dell’indirizzo URL hanno maggior peso di quelle che appaiono dopo.
3. Inserisci l'H1 corretto
Deve sempre esserci un unico “H1” che descriva brevemente la tua offerta e spieghi il contenuto della pagina, con la keyword all'interno.
Ricordati di inserire anche i benefit nel titolo della pagina, altrimenti gli utenti che hanno cliccato sul tuo sito web potrebbero non trovarlo così utile e tornare indietro nei risultati di ricerca per cliccare su un altro risultato. In questo caso il motore di ricerca pensa che il tuo contenuto non risponda alla domanda dell'utente e non meriti di essere classificato per quel termine.
Ecco perché è importante che i tuoi possibili clienti capiscano cosa offri molto rapidamente, prima che perdano interesse e tornino indietro. Il nostro consiglio è di rendere l'H1 simile o identico al title della pagina.
Usa anche sottotitolo, grafiche, elenchi puntati e tutto quello che ti viene in mente per aiutare i visitatori a capire la tua offerta velocemente e farli rimanere sul sito.
4. Scrivi una meta description
chiara e diretta
Il contenuto di una meta description di una pagina web non è un fattore di posizionamento diretto per Google, ma ciò che inserisci può influenzare la persona a fare click sui risultati di ricerca. E più le persone cliccano sul tuo contenuto, più i motori di ricerca lo prendono come un segnale per posizionarti più in alto.
Quindi scrivi sempre la meta description e rendila super interessante in modo che tutti la clicchino. Una meta description per essere efficace deve essere veloce, d’effetto ed andare dritta al punto altrimenti i visitatori non proseguiranno.
Spiega agli utenti cosa devono aspettarsi. Stai promuovendo un evento? Spiega come registrarsi come partecipanti. Offri un ebook? Spiegagli cosa trovano all'interno. Ecco un esempio di meta description di pagina di Archimedia con la keyword "video interviste".
5. Ottimizza la tua immagine
Molti argomenti sono ricercati anche su Google immagini: per esempio, se promuovi un evento per il quale le persone si devono registrare, tieni in considerazione che molte persone potrebbero cercare le foto dell’evento. I contenuti visivi sono più difficili da analizzare e da capire per Google, ma questo non significa che non è possibile utilizzare le immagini per migliorare il posizionamento della pagina. Per farlo infatti puoi usare il nome del file e l'alt text (la sua descrizione).
Il nome del file deve essere corto e includere parole separate da trattini. L’alt text invece deve descrivere il contenuto dell’immagine, perché viene visualizzato quando l’immagine non si carica per spiegare agli utenti cosa manca.
L’alt text di un’immagine e il nome del file possono essere dei buoni posti in cui mettere sinonimi o variazioni delle parole chiave. Non sono contenuti che i visitatori di solito guardano ma possono aiutarti ottimizzarti per diversi sinonimi.
6. Utilizza i dati strutturati per gli snippet
I rich snippet servono a migliorare gli elenchi dei risultati dei motori di ricerca come quelli illustrati in seguito. Danno più informazioni sul contenuto come per esempio l’autore, i brani, le review, gli eventi e i prodotti, facendo in modo che la pagina si differenzi dalle altre nei risultati di ricerca e che quindi guadagni più traffico di ricerca.
7. Stai attento a quanti campi chiedi nella form
Ricordi quando nel consiglio #3 ti ho parlato della frequenza di rimbalzo? Un’alta frequenza di rimbalzo indica che i tuoi lettori se ne vanno subito dalle tue pagine e questo può far cadere il tuo posizionamento sui motori di ricerca. Ecco un altro consiglio per prevenire che il tuoi possibili clienti lascino subito la pagina.
Le landing page hanno dei moduli che i tuoi lettori compilano con le loro informazioni personali in cambio di vantaggi come un ebook o un biglietto per un evento. Ricordati che le form non sono molto amate e se richiedono troppe cose il pubblico si spaventa.
Quindi minimizza le informazioni da chiedere ai tuoi lettori. Se ti trovi un modulo più lungo di 5 campi, esamina il traffico organico della pagina e la frequenza di rimbalzo, e chiediti se sia meglio accorciarlo.
Seguendo questi consigli i tuoi contenuti si posizioneranno in alto nei motori di ricerca per mesi e anche anni.
E tu potrai trasformare una nuova landing page in una risorsa a lungo termine e che continui a generare contatti anche molto tempo dopo la fine delle tue campagne. Pensa al ROI che ne ricavi. Ma questi non sono altro che alcuni dei consigli per fare lead generation con le Landing Page, vuoi vedere quello che facciamo noi quando le creiamo per fare in modo che abbiano successo?
Guarda nel video come creiamo noi le Landing page ad alta conversione!