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Consulenti e commerce: cosa chiedere e cosa aspettarsi

9 lug , 2021 | 4 minuti

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Dal 2020 in avanti c’è stata una vera e propria esplosione di richieste per la creazione di ecommerce: tantissime aziende offline che volevano digitalizzare le vendite, tantissime aziende che hanno visto un’opportunità nella promozione web di nuovi prodotti. E così molti imprenditori si sono avvicinati alla nostra azienda cercando consulenti ecommerce che potessero dare una risposta alle loro domande.

Qui abbiamo voluto riassumere le richieste e le risposte che dovresti avere prima di decidere di creare il tuo negozio online.

I consigli di Archimedia per un buon ecommerce

Non voglio parlare oggi delle basi di marketing per creare un buon ecommerce (di cui abbiamo già parato qui), ma solo delle cose di cui di solito non si parla e che sono fondamentali per avere dei buoni risultati.

Noi non siamo solo un'agenzia consulente e commerce, siamo un'agenzia che realizza progetti e li fa funzionare. Quando scegli il professionista per una consulenza e commerce assicurati anche che ci sia dietro l'esperienza per far funzionare il sito, portare traffico qualificato alle tue pagine, altrimenti rischi di avere un sito che non vende.

1. Crea il tuo database di possibili clienti

Come ci ha confermato il responsabile marketing di Tod’s “il database è il tesoro di un ecommerce” perché ti permette di avere un pubblico fidelizzato con il quale puoi comunicare tramite email senza spendere parte del budget ogni mese.

Abbiamo conosciuto aziende che avevano un ecommerce al quale portavano visite solo tramite campagne PPC: ogni mese grandi somme dovevano essere utilizzate per farsi vedere. Utilizzando le email invece, sei sicuro di parlare sempre con persone a target interessate ai tuoi prodotti, e newsletter dopo newsletter ti conosceranno sempre meglio.

Per avere un database devi però trovare il modo di costruire un processo di conversione. Una guida, un configuratore, un chatbot, un concorso a premi: di idee ce ne sono tantissime, bisogna capire cosa funziona meglio per il tuo target.

Ti serve qualche prerequisito per procedere nella lettura, quindi ecco un elenco di risorse gratuite e articoli che ti consiglio di leggere per avere una panoramica completa:

 

2. Canalizza le visite degli utenti

Ti racconto un aneddoto per spiegarti quanto può essere importante canalizzare le visite degli utenti, anche se troppe poche persone ci pensano prima di mettere online un ecommerce.

Quando abbiamo conosciuto un nostro possibile cliente, settore luce e gas a livello italiano, gli abbiamo proposto di bloccare la navigazione del sito agli utenti, utilizzando un popup: l’amministratore delegato, che aveva appena finito di spendere il budget annuale per il rifacimento del sito, voleva eliminarci immediatamente dalla riunione! Una consulenza ecommerce del genere non era quello che si aspettava, ma è qui che l'esperienza si rivela vincente; d'altra parte il detto dice "il diavolo sta nei dettagli".

Il problema di quel sito è che non canalizzava la navigazione degli utenti verso dei meccanismi di conversione per generare contatti, quindi sprecava molto traffico senza concludere nulla.

Risultato

Attivando un semplice popup, invece, siamo riusciti ad ottenere quasi 400 contatti solo nel primo mese!

Questo aneddoto è per spiegare che l'esperienza in tanti settori diversi per noi è importantissima per applicare da subito tecniche di sicura efficacia in modo che la consulenza ecommerce si riveli produttiva e si trasformi in concretezza.

3. Crea automatismi per aumentare le vendite

Il terzo dei nostri cavalli di battaglia della consulenza ecommerce online è l'AUTOMATION. Attenzione: automation non significa mandare email programmate a tutto il database, quella è un'attività che non va assolutamente bene. Automation significa inviare email automaticamente create su misura per il target che vengono personalizzate in base agli interessi espressi e alle azioni eseguite sul sito (ad esempio i contenuti scaricati, gli acquisti precedenti o le pagine viste).

Manda email perfettamente a target con ogni contatto del tuo database:

  1. Qualcuno ha abbandonato il carrello co il prodotto X? Manda 10 email in sequenza in cui parli degli usi del prodotto X, delle proprietà del prodotto X, dei valori aggiunti del prodotto X, di chi ha già comprato il prodotto X, dei risultati che si hanno usando il prodotto X, la promo sul prodotto X, …
  2. Qualcuno ha visto la pagina del prodotto Y? Manda altre 5 email in sequenza con tutte le informazioni per sceglierlo subito
  3. Qualcuno ha acquistato un prodotto? Manda altre 3 email per proporre di riacquistarlo, di recensirlo, di consigliarlo agli amici con codici coupon di sconto, …

Queste sono solo alcune idee, per farti capire qual è il valore delle email nel tuo ecommerce. Approfondisci qui l'argomento degli automatismi >

 

4. I KPI da seguire

Al giorno d’oggi anche i Responsabili del Marketing sanno tutto sulle statistiche, i dati e i fogli excel. Grazie a Internet il marketing è diventato molto più misurabile e ha reso più responsabili gli addetti ai lavori. Ma non è difficile trovare ancora chi non sa quali siano i dati migliori da valutare per capire se si ha fatto un buon lavoro.

Ricordando che gli imprenditori si concentrano soprattutto sui costi e i risultati netti, questi sono i 5 dati migliori per capire se hai fatto un ottimo lavoro.

A. Costo Acquisizione Clienti (CAC)

Questo è il costo totale del cliente tra il team marketing e vendite (compresa la spesa dell’advertising) e si calcola con il rapporto tra la spesa totale di un intero periodo, e il numero di nuovi clienti ottenuti in quel periodo. Puoi calcolarlo in maniera mensile, trimestrale o annuale. Ad esempio, se in un mese hai speso 300.000 € e hai avuto 30 clienti, allora la tua CAC è di 10.000 €.

B. Percentuale del Costo dell’Acquisizione Cliente per il Marketing (M%-CAC)

È importante calcolare il costo dell’acquisizione di un cliente per il marketing, e vedere la percentuale del costo totale. Controllando questo parametro nel tempo, ci si accorge che ad un suo aumento o diminuzione, corrisponde un cambiamento nella strategia che stai utilizzando (o nella sua efficacia).

Ad esempio, se aumenta può voler dire che stai spendendo troppo nel marketing, o che il costo dei tuoi commerciali è diminuito perché hanno perso clienti.

Questi cono i consigli che dei buoni consulenti ecommerce dovrebbero darti, vuoi approfondire per migliorare i risultati del tuo ecommerce o crearne uno nuovo? Scarica la guida sull'inbound marketing:

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Cecilia Secco

Project Manager e HubSpot Certified Trainer. Ho iniziato subito a occuparmi della formazione dei clienti, della creazione di strategie di Inbound con l'obiettivo di generare contatti e della gestione delle pipeline di vendita.
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