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Calendario Editoriale Social: linee guida, idee ed esempi

11 lug , 2024 | 6 minuti

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Il panorama dei social media è sempre in evoluzione e conta, giorno dopo giorno, sempre nuove app, nuove community e nuovi format. Le aziende che vogliono usare i social per darsi visibilità devono adattarsi continuamente e scovare l’idea giusta per attirare l’attenzione del loro pubblico.

Adattarsi però non significa improvvisare: le attività social devono essere pianificate! Strutturare un Calendario Editoriale Social aiuta a dare senso ed efficacia ai tuoi social post.

Indice:

 

Definizione di Calendario Editoriale Social

Un calendario editoriale social è uno strumento di pianificazione che aiuta le aziende e i professionisti del marketing a organizzare e programmare i contenuti da pubblicare sui vari canali social media.

Il social PED include le date, i temi, i formati dei post e le piattaforme su cui verranno condivisi, facilitando una gestione coerente e strategica della comunicazione social.

 

Piano Comunicazione Social: ha ancora senso curarne uno?

Più aumentano i canali social, più salgono le aspettative del pubblico, più si fa affollata la concorrenza. Molte aziende si chiedono se valga ancora la pena investire tempo e risorse in un calendario social media. La risposta breve è sì, ma l’impiego di risorse deve essere commisurato da azienda ad azienda.

Un piano di comunicazione social contribuisce a garantire coerenza, efficienza e rilevanza nei contenuti pubblicati, ma tutto dipende da 2 elementi fondamentali:

Obiettivi

Lavorare sui social rientra tra quelle attività inbound definite “in awareness” quelle che servono ad attirare il pubblico, favorirne la consapevolezza riguardo bisogni, sfide o opportunità e creare un primo contatto con l’azienda. In questa fase il tuo pubblico è ancora lontano dal diventare cliente, quindi, se quel che cerchi è una conversione rapida, allora i post social organici possono tranquillamente essere secondari rispetto alla tua strategia. Se hai urgenza di convertire, troverai più utili le attività sponsorizzate per ottenere un effetto immediato.

Se al contrario vuoi favorire la notorietà del tuo brand nel tempo, dei tuoi prodotti o del tuo servizio allora i contenuti social media sono utili e troverai utile implementare un piano di contenuti social in una strategia di medio-lungo periodo con pubblicazioni regolari.

Pubblico

Il buyer persona è sempre al centro di ogni strategia. A livello di calendario social, basarsi sul target è importante sotto molti aspetti: capire quanti e quali social seguono i possibili clienti, se ci sono giorni e ore di maggiore attività, con quali tipologie di contenuto interagiscono di più. Tutte queste considerazioni sono utili, in termini più ampi, per quantificare gli sforzi e capire quanto e quando investire nei social.

L’esempio più classico e comprensibile ce lo fornisce la distinzione tra aziende B2C e B2B: lavorare sul cliente finale consente di rivolgersi ad un bacino di pubblico più ampio e incline all’intrattenimento sui social, di conseguenza per le aziende nel B2C gli investimenti in social, così come la frequenza delle pubblicazioni sugli stessi, saranno mediamente maggiori che nel B2B.

Ad ogni modo, a prescindere da quanto fitto e complesso debba essere, un calendario editoriale social media è utile alle aziende per pianificare in anticipo quanti e quali contenuti realizzare, evitando così sia post in corsa dell’ultimo minuto sia una presenza social complessivamente poco incisiva e inosservata.

 

Piano editoriale: esempi di format da usare

Un piano editoriale social media marketing efficace spesso include vari formati che catturano l’attenzione del pubblico, che però dipendono fortemente dal social stesso.

Ad esempio, su Instagram le immagini valgono molto più di mille parole, quindi foto, infografiche, video e stories saranno favoriti. LinkedIn invece premia i contenuti testuali, articoli e link ad altre pagine. Facebook, allo stato attuale rappresenta un calderone dove tutti i formati hanno del potenziale, ma in base al pubblico sarà opportuno selezionare solo quelli più utili (anche in rapporto al messaggio da trasmettere) e che offrono più impression. TikTok infine funziona con gli short video.

Ecco alcuni consigli sui vari formati.

Immagini e Caroselli

A prescindere dal tipo di contenuti social media o dall’argomento trattato, l’uso delle immagini è fondamentale. Per settori come il fashion, l’automotive o il design l’immagine è imprescindibile per mostrare prodotti nella loro interezza, nei dettagli o inseriti in contesti still life o in realizzazioni.

Tuttavia, anche per topic meno visual è sempre e comunque utile catturare l’attenzione degli utenti con una o più immagini rappresentative.

Story

Sia Instagram che Facebook offrono la possibilità di creare storie, contenuti temporanei che spariscono dopo 24 ore. Su Instagram però si possono aggiungere alla pagina, subito dopo la descrizione, alcune raccolte di storie in evidenza, piccoli archivi dove raggruppare le story passate in base ad un topic o ad uno stesso evento. Così facendo le story resteranno sempre visibili.

Questo tipo di contenuto punta tutto sulla temporaneità e sull’immediatezza, di conseguenza la frequenza di pubblicazione deve essere maggiore rispetto a quella dei post organici e il lavoro da compiere è decisamente più impegnativo.

Video

Video e short video (come i reel di IG) sono strumenti potenti nel social media marketing. I video lunghi possono approfondire argomenti, raccontare storie e costruire fiducia, mentre i short video catturano l'attenzione rapidamente e sono perfetti per contenuti virali. Utilizzando entrambi i formati, si possono diversificare i contenuti, mantenere alta l'attenzione del pubblico e migliorare l'engagement complessivo.

Video in diretta

I live streaming permettono di interagire in tempo reale con il pubblico, creando un senso di urgenza e coinvolgimento. Sono perfetti per Q&A, lanci di prodotti o eventi speciali. Offrono di sicuro performance migliori quando il brand è già conosciuto o quando alla diretta partecipano personaggi di spicco (che richiamano pubblico come influencer o ambassador).

User Generated Content (UGC)

Coinvolgere i follower chiedendo loro di creare contenuti legati al brand può aumentare l’engagement e la fiducia nel marchio. Gli UGC sono autentici e dimostrano l’interazione reale tra il brand e i consumatori.

Di contro, riuscire a lavorare con questo genere di contenuto è piuttosto difficile e presuppone una certa notorietà del brand, una fanbase attiva e numerosa nonché doti persuasive di tutto rispetto. Il format di contenuti UGC più semplici da ottenere e condividere sono le story opportunamente taggate dall'utente con il tag della pagina o profilo aziendale.

Di contro, le Story UGC sono anche i contenuti più complessi da programmare, quindi la ri-condivisione il più delle volte avviene in real time.

Contenuti educativi

Postare guide, tutorial o consigli utili posiziona l'azienda come un'autorità nel settore e offre valore aggiunto al pubblico.

In questo contesto si inseriscono anche link ai articoli di blog o magazine, cosa ottima anche per dare un boost di visibilità SEO iniziale alle nuove pagine web pubblicate.

Infografiche

Anche le infografiche sono utili per presentare dati e informazioni in modo visivamente accattivante. Possono essere condivise facilmente e spesso generano un alto livello di engagement proprio perché basate principalmente su elementi visivi.

 

Come fare un piano editoriale social

Creare un piano editoriale social efficace richiede alcuni passaggi fondamentali (già menzionati prima):

  • definizione degli obiettivi
  • identificazione del pubblico
  • scelta dei canali social da presidiare
  • stabilire la frequenza di pubblicazione.

Fatto ciò, si entra nel vivo della questione con la costruzione vera e propria del PED social.

A tal scopo si può utilizzare un template già fatto o sviluppare una tabella excel dove inserire per ogni post da programmare data di pubblicazione, tumbnail o anteprima dell’immagine, testo correlato, eventuali hashtag (se sensati rispetto al social usato), eventuali link di approfondimento e le piattaforme o pagine aziendali sulle quali condividere.

Lato creativo conviene sempre partire da un’analisi delle attività social dei competitor per valutarne l’efficacia e la fattibilità rispetto alle nostre risorse o alle caratteristiche del brand/prodotto/servizio da promuovere. Per il resto è sempre una buona cosa distinguersi dalla massa e quindi pensare fuori dagli schemi per trovare idee di creatività che possano catturare l’attenzione meglio di quanto fanno i competitor.

Occhio ad usare bene l’ironia nella comunicazione social, senza sembrare brutali o scontati… di Taffo ce n’è già una e non tutte le aziende possono permettersi di fare lo stesso!

Per quanto riguarda poi orari e giorni di pubblicazione conviene, almeno nella prima fase testare, a parità di format, giorni e orari diversi in modo da verificare quando l’audience e le interazioni sono maggiori e plasmare il piano editoriale di conseguenza. Se invece si è già in possesso di dati storici ci si può affidare a quelli anche per pianificare i primi post.

Infine, per pianificare in modo più semplice la pubblicazione dei post (soprattutto se deve essere replicata su più social o su più pagine) esistono vari strumenti come Hootsuite, Buffer o Sprout Social. Questi tool facilitano la programmazione, l’analisi delle performance e la gestione dei contenuti. HubSpot integra già funzionalità per la programmazione dei social post che risultano utili soprattutto per la ri-condivisione dei blog post.

 

Qualche esempio di piano editoriale social media

Ora invece ti voglio mostrare un paio di casi studio che mostrano come abbiamo gestito il piano editoriale social di alcuni nostri clienti, mettendo un focus sui format/topic.

Azienda Locale Fornitrice Luce e Gas

1 post a settimana

Per un cliente che opera nel campo della fornitura luce e gas a livello locale e che spinge molto sul rapporto one to one con i clienti tramite sportello, abbiamo voluto differenziare la comunicazione rispetto ai competitor puntando su contenuti freschi, colorati e in parte ironici.

Ecco i format usati:

Condivisione Blog Post > con consigli e curiosità sul mondo dell’efficienza energetica e dei contratti luce e gas.

POV (Poin Of View) > contenuti ironici che giocano con situazioni tipo, sempre in tema con l’ambito energetico.

calendario piano editoriale social esempio 1

Pillole di Energia > consigli su efficienza energetica e risparmio in bolletta.

Infografiche > contenuti informativi schematizzati.

calendario piano editoriale social esempio 2

Storie in evidenza > infine, per Instagram, abbiamo pubblicato alcune storie con link ai servizi principali dell’azienda e le abbiamo messe in evidenza sulla pagina IG per un accesso facilitato ai servizi stessi lato utente.

calendario piano editoriale social esempio 3

Azienda di Infissi e Serramenti

2 post a settimana

Qui l’argomento infissi si presta molto al design e all’estetica, quindi, le foto sono state l’elemento chiave di tutta la comunicazione.

Qui i formati scelti:

Condivisione Blog Post > in questo caso la condivisione riguardava sia blog post nuovi che blog post vecchi dopo un’attività di aggiornamento dei contenuti.

Realizzazioni > caroselli che mostrano le più ispiranti realizzazioni effettuate per i clienti.

social media plan esempio 1

Collezioni/Prodotti > caroselli di immagini per presentare linee prodotto e prodotti principali.

Consigli di stile > foto suggestive da usare come ispirazione di design.

Focus prodotti e curiosità > foto di prodotti nel dettaglio usate per fornire informazioni tecniche e curiosità.

social media plan esempio 2

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Lorenzo Dalla Dea

Content Manager & Inbound Specialist. Affianco l’ArchiTeam curando i contenuti online dei nostri clienti, ottimizzandoli sul piano SEO e senza dimenticare che dall’altra parte dello schermo c’è sempre una persona che ha bisogno di essere informata.
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