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Piano editoriale Blog: come fare e perché ottimizzarlo SEO

3 dic , 2021 | 4 minuti

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Quando si parla di piano editoriale, molte agenzie di comunicazione o web marketing non distinguono tra piano editoriale social (Facebook, Instagram, eccetera) e piano editoriale blog. Nell’Inbound marketing il piano editoriale dei contenuti indica il Blog ed è una componente strategica poiché risponde a due scopi: attirare visitatori al sito e rafforzare l’autorevolezza del brand. Questo articolo nasce proprio per fare chiarezza e per capire come fare un piano editoriale blog.

Prima di partire con il piano editoriale, ti servono dei prerequisiti; se non hai ben chiaro quale sia lo scopo dei contenuti in un progetto di marketing digitale, leggi questi articoli:

Passiamo ora a mettere a fuoco l’argomento principale, cioè da dove cominciare per trovare gli argomenti e scrivere un blog.

Come fare un piano editoriale Blog

Il primo passo per fare un piano editoriale blog aziendale è individuare gli argomenti. È necessario capire che il blog è un contenitore di articoli che non riguardano l’azienda (quelle notizie possono tranquillamente andare nell’area news) e che, all’opposto, parlano ai potenziali clienti. Quindi, per individuare correttamente gli argomenti del blog sarà necessario indagare il search intent, la spinta emotiva, l’obiettivo o il problema che spinge il buyer persona a ricercare dei contenuti online per raggiungere uno scopo o liberarsi di un problema. Per farlo puoi utilizzare schemi come un’analisi Swot oppure iniziare a fare una lista di argomenti su un foglio, confrontarti con gli agenti commerciali che hanno il polso dei clienti finali o ancora fare dei sondaggi analogici o digitali. In alternativa, ci si può fare un’idea degli interessi degli utenti su Google Trends e attraverso i dati degli insight dei social (quali argomenti hanno coinvolto l’audience in modo maggiore?)… e così via.

Dall’analisi dei Buyer personas riuscirai anche a derivare quali tipologie di contenuto realizzare: infatti non esiste certo solo il contenuto scritto! Pensa a infografiche, video interviste, video animazioni, storie e racconti… Anche in questa fase non concentrarti sul tuo gusto personale, ma rimani focalizzato sulle tue Personas.

L’output di tutta questa attività dovrebbe essere un elenco puntato di argomenti da affrontare nel blog e quali tipologie di contenuto creare.

Attraverso i contenuti che rispondono a queste esigenze saremo in grado di rispondere alle loro esigenze, facendoli entrare nel nostro funnel che si chiuderà con la vendita dei nostri prodotti o servizi.

Piano editoriale SEO

Una volta eseguita tutta la fase preparatoria iniziale, grazie allo studio approfondito dei buyer persona, occorre fare in modo che i nostri articoli del blog vengano effettivamente intercettati dagli utenti a target. In questa fase deve entrare in gioco la SEO, search engine optimization, con tutti i suoi Tool (SeoZoom, Ubersuggest, Semrush, AHrefs, eccetera).

Per scrivere si parte da qui.

La keyword research per il blog

Utilizzando i software potremo monitorare la nostra presenza online, il posizionamento su Google e capire quali keyword utilizzare, articolo per articolo.

Per scegliere la keyword giusta per un articolo occorre che abbia dei buoni parametri: un volume significativo e una difficoltà più bassa possibile. Solo SeoZoom indica anche l’opportunity come terzo valore.

Una volta individuato un set di keyword, grazie ai software per la SEO più evoluti, è possibile (e doveroso, aggiungerei) controllare la concorrenza per cercare di realizzare un contenuto migliore, ancora più esauriente oppure con una migliore user experience. L’obiettivo, infatti non è solo scrivere un contenuto con una keyword, ma scrivere il miglior contenuto possibile perché questo riesca a posizionarsi in prima pagina di Google!

A seconda delle keyword distinguerai:

  1. Pillar page o topic pillar, che sono contenuti pilastro molto ricchi, composti di tanti paragrafi, lunghi e dettagliati.
  2. Articoli del blog “normali”, più brevi e specifici che rimandano ai contenuti pillar attraverso dei link.

Questa progettazione si chiama Topic cluster model, approfondisci qui.

Scrivere l’articolo utilizzando correttamente le tecniche SEO

Abbiamo scritto un’intera bibliografia su come scrivere utilizzando tecniche SEO, ti consiglio la lettura di questi articoli:

Per quanto riguarda stile e tono di voce degli articoli, scegli un modo di comunicare che non snaturi la tua personalità e che vada incontro alle esigenze dei tuoi buyer persona. Per fare un esempio, se sei una banca e parli in “banchese” con i tuoi buyer persona “normali risparmiatori”, non ti capiranno. Se invece sei una banca che parla di investimenti a manager finanziari, lo stile ed il tono cambiano di conseguenza. Ricorda però che siamo tutti persone e di questi tempi, la chiarezza e l’accuratezza delle informazioni passa anche attraverso i contenuti che scriviamo! Quindi, se dovessi suggerire una linea senza conoscere nulla, io come preferenza personale suggerirei sempre un tono “professionale informale” veicolando sì terminologie specifiche, ma in modo più “rilassato” e amichevole rispetto a una brochure di presentazione aziendale.

Pianificazione e pubblicazione

Un blog aziendale necessita di pianificazione, non solo per creare una relazione con i lettori ma anche per una logica SEO. La regolare pubblicazione di articoli “piace a Google” nel senso che indica ai crawler dei motori di ricerca che il tuo è un sito attivo e aggiornato. Per questo è importante pianificare, preparare molto contenuto e schedulare nel tempo la pubblicazione.

Pubblicare un articolo a settimana è una best practice.

Piano editoriale o calendario editoriale?

Questi due concetti vengono spesso utilizzati come sinonimi. Il piano editoriale si differenzia dal calendario editoriale perché lo comprende.

Il calendario infatti, è una parte del piano che indica quando un contenuto verrà pubblicato. Il piano indica quali keyword sono state scelte e i loro parametri, quali sono i titoli degli articoli che verranno pubblicati, in quale stage del buyer’s journey si trovano e quale call to action va associata. In alcuni casi è possibile prevedere dei campi dove inserire le anteprime dei messaggi social.

Il piano può essere totale, prevedendo un anno intero di contenuti, o trimestrale e può essere associato a un audit delle keyword posizionate o dei competitor in un file a parte.

Esempi piano editoriale blog aziendale

Il formato può variare in base alle esigenze del cliente o del copywriter che si occuperà di scrivere gli articoli.

Ecco alcuni esempi:

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Template per un piano editoriale

Ci sono moltissimi template per piano editoriale che puoi utilizzare, anche formati preimpostati che trovi su Google Docs, Google Sheet, Trello, Excel o altri tool inclusi in HubSpot o in Wordpress. Ovviamente è solo con la pratica che il metodo si perfeziona e si riesce a trovare il proprio.

Ecco, ad esempio, il template di Hubspot per un piano editoriale completo di calendario.

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Ora che abbiamo capito come impostare una strategia di contenuti, è il momento di approfondire tutta la parte SEO per fare in modo che questi contenuti raggiungano il loro scopo. Inizia a studiare la SEO sulla nostra guida gratuita. Clicca qui sotto e scarica il pdf.

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Roberta Paulon

Content Manager & Inbound Specialist, Giornalista professionista, laureata in Lettere Moderne all'Università di Ferrara. Il mio mondo è fatto di parole: cerco le migliori per elaborare in modo creativo, originale e professionale i progetti comunicativi.
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